Le interazioni che vivi nel quotidiano sono molteplici.Molte persone possono essere nutrienti, altre in alcuni casi possono provocare stress e disagio emotivo.
Esiste però un fattore fondamentale a cui puoi prestare attenzione per migliorare le relazioni e benessere psicofisico, ovvero stabilire confini personali sani. Che cosa sono e quali sono i segnali a ci guardare per sapere come o quando intervenire?
Il tuo corpo e la tua mente sono spazi privati, intimi,preziosi. In un certo qual modo essi sono oasi sicure in cui ti rigeneri, fa esperienza del tuo sentire, coltivi la tua identità unica e distintiva.
Questo è reso possibile e avvalorato dalla tua capacità nel definire e mantenere i tuoi confini personali. Quei limiti invalicabili che ti aiutano a sostenere la tua essenza e il tuo benessere psicofisico oltre che emotivo.
Che cosa sono i confini personali?
Quando interagisci con le persone sia a lavoro sia nel tuo tempo libero esiste sempre una distanza più o meno grande che ti separa dagli altri. I confini personali si ricollegano proprio al modo in cui vivi le relazioni e le richieste o i giudizi che arrivano dall’esterno.
In questo senso puoi immaginare i tuoi confini personali come dei paletti che tu metti per proteggere i tuoi spazi fisici, mentali ed emotivi. Nello specifico essi sono tutti quei limiti invalicabili o quelle questioni che per te sono irrinunciabili e non contrattabili.
Cercando online “confini significato” e “confini personali psicologia” puoi scoprire più nel dettaglio che cosa sono. A ben vedere dunque questi paletti si compongono di preferenze, valori e idee che a tuo avviso non possono e non devono essere oltrepassati.
Essi permettono di costruire una quotidianità più allineata a un sentire che sia per te beneficio e nutriente. Si rafforzano inoltre quando compi scelte in cui credi davvero, dai voce ai tuoi bisogni senza silenziarti e riaffermi ciò che per te è imprescindibile.
Se quesi paletti invisibili vengono ignorati e calpestati dalle persone esterne difatti ti trovi al contrario a sperimentare:
- disagio fisico ed emotivo;
- irrigidimento e malesseri psicosomatici;
- rabbia e frustrazione;
- stress e un senso di impotenza;
- una sensazione di violazione intima
Monitora lo stato di salute dei tuoi paletti.
Se i tuoi confini personali sono troppo deboli o al contrario troppo rigidi rischi allora di andare incontro a una serie di problematiche. Queste ultime influenzano negativamente la tua vita creando un circolo vizioso che contribuisce ad allontanarti dal tuo benessere psicofisico ed emotivo.
Quali sono dunque i campanelli che devi imparare a guardare per conoscere lo stato di salute dei tuoi confini personali? Esistono infatti alcuni indicatori che ti possono aiutare a orientarti sulla situazioni che stai vivendo.
Ad esempio potresti accorgerti di avere difficoltà a dire no e la tendenza a voler piacere a tutti attuando una dinamica conosciuta come people pleasing. Potresti poi:
- accettare compromessi che non vorresti,
- mettere all’ultimo posto i tuoi bisogni e desideri,
- ricercare a ogni costo l’approvazione degli altri,
- credere di non valere abbastanza da meritare amore, attenzione,interesse salutare,
- essere fin troppo disponibili o accondiscendente verso gli altri.
Nel tempo inoltre potresti sperimentare la sensazione di essere vittima degli eventi e degli altri o di essere stata usata. Potresti infine sentirti drenata e senza energia per il tempo impegno messo nelle vite altrui e per il sentirti costantemente invisibile, silenziata.
Proseguendo in questa dinamica, avere confini deboli può portarti a sentirti sempre indecisa sulle scelte che ti riguardano. Potresti anche sentirti influenzabile e sensibile al giudizio esterno attivando perciò ulteriormente il tuo dialogo negativo.
Concludendo se invece dovessi sperimentare confini rigidi potresti essere molto diffidente fino all’eccesso, allontanarti dagli altri e tenerli anche inconsciamente a distanza.
Situazione questa che potrebbe favorire il tuo malessere portandoti a sperimentare solitudine e frustrazione per la tua quotidianità o l’assenza di relazioni che reputi significative.
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