Carico mentale: come ti sta segretamente togliendo energie e possibilità.
Ogni giorno sei alle prese con mille incombenze.Attività, preoccupazioni, scadenze che gestisci in prima persona. Non sono però solo le azioni che devi effettuare direttamente tu a drenare le tue energie e sfinirti. Al contrario esiste un nemico invisibile che ti danneggia in profondità. E’ il carico mentale: scopri di cosa si tratta e come lavora contro di te allontanandoti dal tuo benessere psicofisico.
E’ un giorno qualunque della tua settimana, è mattina presto e tu stai già pensando a come gestire sia le tue attività sia l’intera routine della tua famiglia. Come organizzare i pasti? Quali scadenze ci sono quella settimana? Gli appuntamenti per i figli, partner e familiari? Poi c’è da pensare alla spesa, alla cura della casa, e prenotare quella visita dal dentista.
C’è anche da chiedere al/alla partner di sbrigare quella faccenda o ricordare di passare in tintoria e a pagare le bollette… La lista sembra infinita. Mille pensieri e preoccupazioni, la testa che sembra non riposare mai a tal punto che ti senti un macigno perennemente addosso.
E’ notte: dopo aver gestito tutta la giornata stai ancora pensando a cosa fare l’indomani, loop di pensieri e la tua to-do-list infinita ti fanno stare sveglia fino a tardi o addirittura non ti fanno dormire.
Non di un sonno ristoratore almeno. Ti riconosci in questa scena di vita quotidiana?
Tutto questo è il famoso carico mentale domestico di cui noi donne siamo di consueto e fin troppo di frequente le uniche detentrici.
Quel fardello invisibile che ti sfinisce.
Quando il carico mentale ricade unicamente sulle tue spalle finisci per esaurire sia le energie sia la positività per vivere con più serenità la quotidianità. Questa situazione difatti crea condizioni più idonee per il proliferare della stanchezza e del malessere psicofisico che rischiano di diventare due tuoi compagni costanti.
Il carico mentale é un vero e proprio macigno che ti porta allo sfinimento e può contribuire a innescare anche il brun-out. E’ un fardello subdolo che incontri quando sei tu l’unica a dover:
- pensare a tutte le attività quotidiane e scadenze;
- ricordare agli altri membri impegni, attività, necessità, incombenze;
- organizzare la vita famigliare;
- rispondere ai bisogni degli altri componenti del nucleo famigliare;
- chiedere che vengano eseguiti determinati lavori o commissioni.
L’ultimo punto in special modo é un aspetto centrale nel carico mentale e rappresenta il cuore della sua problematicità. Questo perché per poter recuperare leggerezza e benessere non basta che su tua richiesta qualcun altro si attivi rispondendo alle incombenze.
Contro il carico mentale serve una responsabilità condivisa.
In questo senso infatti parte del problema é connesso proprio a quel preconcetto che si fonda sul ” bastava chiedere e lo avrei fatto.” Questa concezione nutre il carico mentale perché alla fin fine sei sempre e solo tu a dover gestire e preoccuparti di tutto e per tutti. Per ritrovare un equilibrio sano devi invece avere la possibilità di non doverti preoccuparti di ogni attività, di delegare anche il dover pensare o ricordare.
Devi essere nella condizione di poter anche non preoccuparti perché sai che qualun altro ci penserà e si attiverà in autonomia. Diventa dunque essenziale che anche altre persone si sentano parte attiva e responsabili nel contribuire in prima persona alla gestione familiare.
Ecco perché un aiuto importante per scardinare il carico mentale e femminile arriva dalla scelta di attuare delega delle attività evitando attuare il micro-management.
Suddividi perciò con il/la partner parte della responsabilità. Una possibilità a cui potreste ricorrere é ad esempio la scelta di dividervi le aree di competenza sulla base di interessi e attitudini. Stabilito questo é importante che tu lasci all’altra persona la libertà e l’opportunità di agire e di affrontare le singole incombenze come meglio crede.
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